IL GRUPPO AMICI DI CASTELLAZZO
 
Siamo una Associazione apartitica senza fini di lucro, nata nel 1987, costituita da cittadini della frazione di Castellazzo de' Barzi, con lo scopo di organizzare, sostenere e promuovere attività di carattere ricreativo, culturale,sportivo, ecc........
Dal 1996 siamo ufficialmente costituiti in Associazione.
Durante il corso dell'anno animiamo le tradizionali feste che si svolgono nella nostra frazione.
Come dice il nome stesso, siamo un gruppo di persone amiche della frazione, unita da spirito di collaborazione e impegno per cercare di creare in Castellazzo significativi momenti di aggregazione e socializzazione, che riteniamo siano molto utili per sentirci più uniti e vicini.
 

 

 

 

 

 
Piccola storia

Il 9 Aprile 1987 si riunisce un piccolo gruppo di persone, nuovi e vecchi abitanti di Castellazzo, con l’intento di promuovere il recupero di valori storici, ambientali e culturali del luogo ove abitano. Si sta vivendo un periodo di grande espansione edilizia.
I primi obiettivi sono rivolti al parchetto comunale che sta per nascere, alla ristrutturazione della Chiesa e al ripristino del vecchio forno abbandonato e degradato in uno dei cortili, che purtroppo non si riesce a salvare. 
Per il parchetto si attiva da subito un’intensa collaborazione con l’Amministrazione Comunale a cui si presenta un progetto redatto da Italia Nostra e si procede con il vero e proprio allestimento mettendo in posa alberi ed arbusti regalati da “Bosco in Città”. 
La scuola è sempre stata un grande punto di aggregazione per la frazione e la figura del maestro Malini è stata stimolante per la formazione del Gruppo e le prime iniziative. Gli alunni e i loro genitori sono stati coinvolti nello sradicamento e successiva piantumazione degli alberi con grande entusiasmo.
Per la Chiesa si parte dal rifacimento del vecchio portone che meritava essere cambiato, per poi passare al pronao che riparasse non solo il portale ma soprattutto i fedeli all’ingresso. Si ravvede quindi la necessità di rifare la gradinata di accesso, dotandola di scivolo per disabili e poi l’intera tinteggiatura esterna. Per sostenere le spese parte una raccolta fondi verso enti, banche e ditte della zona, con ottimi risultati. Alla Festa Patronale si da il via alla prima “Serata in Piazza” col risotto di “Lucrezia, il ballo e una lotteria ricca di premi ruspanti: polli, conigli e torte offerti dalla popolazione.
A Settembre del Novanta, alla Festa di Castellazzo, in occasione del 50° di Don Virginio si presenta il lavoro finito.
Il primo presidente è Giuseppe Cislaghi (Pino), affiancato dai Coniugi Massolo e Arcangelo Tunesi che curano in prima persona il restauro della Chiesa.
Ci si riunisce due volte al mese e si produce un giornalino d’informazione distribuito in tutte le case.
Si ravvedono anche altre priorità: un sondaggio evidenzia la necessità di un ambulatorio medico e del trasporto pubblico, per i quali vengono fatte ricerche di fattibilità e inviate richieste al Comune. Molti anni dopo verrà realizzato l’ambulatorio.
Nel Febbraio 1988 nei locali della scuola viene organizzato con il supporto dell’A.I.S. di Sedriano, un corso di pronto soccorso, tenuto dal giovane Dott. Mainardi. Si riscontra una buona adesione con 47 iscritti, tra cui tanti giovani che in seguito entreranno nelle “Croci” come volontari.
Nel 1992 Giorgio Salandini viene eletto Presidente e resterà in carica fino al 1996.
Il 1992 segna in modo indelebile la Comunità di Castellazzo: viene chiusa la Scuola!! Il Gruppo si attiva a fianco dei genitori che tentano in tutti i modi d’impedirne la chiusura, ma tutto è inutile. Viene garantito dall’Amministrazione Comunale che l’edificio resterà a disposizione della popolazione. A seguito di sondaggi e riunioni immediatamente si formulano proposte di utilizzo, ma nel 1993 la struttura verrà data in uso ad una scuola privata e al GAC viene concessa la bidelleria come sito per le riunioni.
Per la Chiesa si ravvede l’importanza di cambiare le vetrate e la scelta cade sul progetto di Nicoletta Tonetti, che in breve verrà realizzato, nel contempo si provvederà al rifacimento dell’impianto di illuminazione.
Il 1993 è anno di grande fermento. Dopo il tradizionale falò al quale si collabora offrendo frittelle e vin brûlé, si lancia la prima gita sulla neve seguita da quella a Gardaland, a maggio si organizza la prima biciclettata familiare, tutti in sella con la maglietta gialla col logo del GAC. Per diversi anni si va alla scoperta del territorio: al Parco del Ticino, mangiando in riva al fiume con canti e giochi; alle cascine della vallata con visita ad una stalla modello e all’impianto di depurazione delle acque; lungo il Naviglio con visita guidata dall’Ing. Gandini alla Villa Gaia e poi al Canoa Club di Castelletto e all’Abbazia di Bernate; alla restaurata Chiesa dell’Annunciata di Abbiategrasso passando dalla “sta’ vegia”, ecc.
Gli alberi crescono ma il parchetto rimane spoglio. Si provvede allora all’acquisto di due tavoli con panche, di giochi per i bimbi, le porte per il piccolo campetto di calcio e la rete di pallavolo. E da giugno fino alla fine di luglio si parte con i “Corsi estivi” per ragazzi e bambini. Al parchetto, col mitico “Antonio” (insegnante ISEF) corsi di pallavolo su tre livelli in base all’età. In piscina a Magenta, corsi di nuoto. In bidelleria corsi di pittura con “Elena”, di origami con “Cecilia”, di uncinetto e ricamo con “Cinzia” e di chitarra con “Chiara”. I corsi si svolgono negli orari in cui non c’è attività oratoriale, quindi al mattino e al pomeriggio tardi. Alla sera corsi anche per adulti: fiori secchi, pasta di sale ecc. 
Sempre nel ’93 nella festa di Castellazzo al mattino si svolge la prima gara in mountain bike, Betti, Claudio, Enrico e Giorgio con il supporto di Cicli Battistella, la organizzeranno per diversi anni. La sera della domenica, in collaborazione con la Biblioteca, si da inizio al “teatro in piazza”, negli anni vedremo tante compagine impiegate: “Corte dei miracoli”, “La Ciciareta”, “C.P.T. Magenta”, “Lasel”, “Teatro Perplessi”, “Crapula Teatro”, “I amis” della famiglia Legnanese, “Gent’Arrubbia”, “Le Stelle de..cadenti”, “I Cantattori”, “Nuova Compagnia di Casorezzo”, “l’Iperbole del Teatro”, “I Taca Buton”…….
Per San Carlo caldarroste e proiezione di diapositive nel cortile del circolo.
Si chiede al comune la possibilità di utilizzare la chiesetta.
Dal 95, alla proposta del Comune del “Giugno Robecchese” si aderisce con entusiasmo proponendo: concerti etnici accompagnati da bevande tipiche, con musiche Celtiche, Peruviane, Andaluse (Flamenco), musiche classiche e musiche per giovani.
Viene realizzata da Marco Pastori, una ricerca storica della chiesetta e stilata una relazione tecnico_storico con planimetria evolutiva della struttura.
Si comincia ad organizzare gite con visite guidate alla ricerca di luoghi e culture della nostra bella Italia.
La burocrazia comincia a pesare.
Nel 1996 il Gruppo Amici di Castellazzo si costituisce in Associazione con atto costitutivo firmato da: Salandini Giorgio, Pastori Paolo, Conte Claudio, Tufano Vincenzo, Vardanega Cecilia, Cucchi Enrico, Crespi Aurelio, Demichieli Maria Rosa, Bianchi Alberto, Pastori Marco, Fornaroli Rodolfo, Cislaghi Elisabetta, Barranca Antonio, Vaiana Vincenzo, Fornaroli Massimiliano, Zanetello Roberto, Cislaghi Giovanni, Tunesi Giorgio.
A presidente dell’Associazione GAC viene eletto Tufano Vincenzo. 
Viene assegnata come sede la Chiesetta, i cui lavori di sistemazione erano terminati nel ’94. Per i corsi lo spazio è maggiore e le attività si ampliano. Per i ragazzi: traforo, gesso, braccialetti di filo collane di pasta ecc… Alla sera per gli adulti manualità di ogni genere: fiori di carta, composizioni natalizie, patchwork, cartonaggio, bigiotteria, taglio e cucito, computer, chitarra ecc…
E poi le serate a tema: l’astronomia, le profondità marine, gli orologi solari, la montagna, i disagi alimentari, ….. tutte condotte da esperti.
Nel ’97 si propone il pranzo dei “Giovani Dentro” (over 65 di Castellazzo). Ancora oggi si svolge in chiesetta con la collaborazione di alcuni commercianti: Rist.Lucrezia, Fratelli Sozzi, Valle Ticino di Fabio e Caseificio Pedretti. Gli invitati sono un centinaio ma la media dei partecipanti è sempre una quarantina di persone. E’ sempre una bella festa, occasione per incontrarsi e passare un giorno in allegria, perché anche se la frazione è piccola, per taluni è una rara occasione di incontrarsi; si mangia, si parla, ci si racconta, si incontrano le Autorità, si canta e magari si balla, tante volte con Massi e Rossella.
Il ’98 segna il bicentenario della presenza del Manzoni a Castellazzo. Per il 21 giugno si allestisce una mostra storica in chiesetta e nel “Cortile Manzoni” una serata memorabile: gli allievi di ballo e recitazione del Teatro Carcano si alternano con balletti classici sul palco e dialoghi dai balconcini del cortile.
Per Natale, la raccolta dei doni da recapitare ai bambini con Babbo Natale ed anche lo scambio d’auguri con panettone e vin brûlé dopo la Santa Messa di mezzanotte ha luogo in chiesetta. Sempre in chiesetta viene allestito un grande presepe, iniziando col riproporre quello che avevano realizzato una ventina d’anni prima i giovani di allora con un gran lavoro di rilevamento, traforo e pittura, e che rappresentava fedelmente Castellazzo in scala.
Inizia anche l’invio degli auguri a tutte le case. Negli anni successivi diventerà una cartolina che di volta in volta riproduce una immagine diversa di Castellazzo. E’ anche l’anno del primo concerto di Natale con il gruppo Gospel “Al Ritmo dello Spirito”. Vengono parati i portali delle due chiese. 
Nato nel 1987 da una inizziativa di Tino Malini, maestro alle scuole elementari di Castellazzo, ed un gruppo di persone della frazione, tra cui: Pino Cislaghi, Arcangelo Tunesi, Giancarlo Massolo e Aurelio Crespi.
Il nostro piccolo paese ci stà molto a cuore, per questo abbiamo sempre cercato, nei limiti del possibile, di valorizzarne l'immagine e di contribuire in vari modi a renderlo più bello e vivibile.

La nostra Associazione si riunisce tutti i primi Martedì del mese alle ore 21 in sede.

 
Le nostre attività, pur svolgendosi prevalentemente nell'ambito della frazione, sono aperte a tutti coloro che mostrano interesse per le nostre iniziative o che, più semplicemente, vogliono passare dei momenti di svago e divertimento in compagnia.
(continuazione della Piccola storia)

E così ad iniziativa si aggiunge iniziativa. 
Nel ’99 si tiene il primo concerto per S.Carlo con il coro “Ensemble XXI”. Ne seguiranno altri alternando i concerti di Natale con quelli di S.Carlo e di primavera, si ricordano: “In Canto”, “Scuola di Musica Ravel”, “I cantanti della Scala”, “Coro Civico di Magenta”, “Coro di Castellazzo”, “Cantate Domini”, “Totem”, “Curia Picta”, “Coro Tre Cime”, “Corale Polifonica Luigi Sala”, “La Banda di Robecco”. Iniziano anche i corsi di ginnastica dolce per adulti, con una buona adesione; da prima si svolgono nella cantina della scuola (che ospita la Comunità Kaleidos), poi al circolo e infine in chiesetta.

Nel 2000 si ravvisa la necessità di una bella imbiancatura della chiesetta (sede AGAC) e con il permesso del Comune si provvede in proprio.
Alla festa di Castellazzo si aggiunge anche il venerdì sera con la serata dedicata ai giovani con il gruppo “Aromi Naturali”. Per il pomeriggio della domenica Marco, Paolo e Mauro allestiscono presso la scuola una bella mostra sul “Tempo che fu”, con oggetti, arredi, corredi e arnesi del passato. Negli anni futuri si allestiranno altre mostre interessanti, si ricordano quella in Corte Manzoni di abiti da sposa, quella di fotografie “Castellazzo di un tempo”, quella delle macchine di Leonardo, ecc.
Dalle nostre iniziative si traggono energie per aiutare chi ha bisogno: dalla Missione di Don Michele alla Moldavia, dal terremoto di Haiti ai bambini della comunità Kaleidos, dall’Asilo al Coro e al Cineteatro Agorà, dalla Croce Azzurra alla Banda e alla S.Vincenzo.
Nel 2001 si organizza il secondo corso di inglese a Castellazzo con il compianto Mister Gibs. Alla ginnastica dolce si aggiunge con successo il corso di aerobica. Si acquista qualche piccolo arredo per l’ambulatorio che finalmente è terminato.
Nella serata giovani della Festa Patronale c’è il primo Karaoke, precursore di “Canzoni sotto le Stelle”
Nel 2002 in primavera si propone il concerto della Banda. E’ sempre bello sentire la banda che scalda il cuore. Non è mai mancata alla nostra Festa Patronale, per le vie del paese e ad accompagnare la Processione dopo il Vespro. 
Con Maria ed Ornella iniziano i “Pomeriggi in Compagnia” per gli anziani della frazione, che si ritrovano per passare un pomeriggio insieme, con la tombola, le carte, un tè e biscotti o una buona fetta di torta offerta da qualche volonterosa.
La chiesetta è davvero una grande risorsa, ma manca il servizio igienico, che da sempre ci viene promesso….
Si avvicina il 2005, 50° della Chiesa di Castellazzo e Don Ambrogio, in anticipo ci mostra un grande quadro che giace in casa parrocchiale in attesa di restauro: è l’antica Pala d’Altare della vecchia Chiesetta raffigurante la Madonna con Gesù Bambino, un insolito S.Giovannino e i Santi Carlo, Isidoro ed Onofrio.
Il pensiero di restituire alla popolazione il venerato quadro, davanti a cui hanno pregato e confidato, soprattutto nei momenti più difficili, ci riempie d’entusiasmo e si coglie al volo la proposta del restauro.
L’impegno economico è grande e subito si pensano iniziative: si elabora il calendario 2005 con foto, proverbi e detti del passato; parte una raccolta fondi presso banche, ditte, attività commerciali, enti ed associazioni del Paese e tutti rispondono prontamente. Ma commuove l’impegno di Carla, che produce all’uncinetto e vende centinaia di angioletti e campane, di Rita e altre mamme che sfornano torte alla grande. Il risultato è completo! Le iniziative durante l’anno sono state tante e tutte dedicate a questo evento. 
Per novembre 2005 la Pala è restaurata. Alla serata di inaugurazione, oltre alla popolazione sono invitati tutti quelli che hanno sostenuto il restauro, le Autorità, La Sovrintendente Sandrina Bandera e la curatrice dell’opera Nuccia Comolli Clerici, il tutto allietato dalle note del violino di Enkeleida Sheshay, dal clavicembalo di Roberto Nogarotto e dal soprano Cela Dorela, che eseguono musiche del 600 (età del quadro). Ma il clou avviene alla sera del 20 Novembre: Il Vescovo Dionigi Tettamanzi, celebra la Santa Messa e Benedice la Pala appena restaurata e tutti i presenti, uno ad uno. Indimenticabile momento!
In tutte le case entra l’immagine del quadro restaurato e a tutte le Coppie che si sposeranno a Castellazzo, sarà donata una immagine ingrandita per farne un quadro.
Si organizza il primo viaggio di più giorni a Firenze, seguiranno Roma e di seguito ogni anno si gira Italia ed Europa.
La festa è sempre l’impegno più grande, il venerdì sera è dedicato al teatro, la cena del sabato è stata allietata da anni dagli “Assolo” e poi dal “Dj Pietro”. La cascina Bianchi, da sempre disponibile, ospita la cucina: il risotto è preparato da Loredana e company, con l’aggiunta di trippa e stufato d’asino e non mancano le salamelle di Mauro e le patatine di Rodolfo e Fausto. Un bel gruppo di volontari aiutano ad allestire, a cucinare e a servire. Canzoni sotto le Stelle si è spostato alla domenica sera, ottenendo un buon successo di pubblico e partecipanti di buon livello. Il pomeriggio della domenica, oltre ai giochi, alle esposizioni e mostre, è stato caratterizzato per tanti anni dalla cuccagna, che dopo la Processione calamitava un grande pubblico attorno al palo: è tradizione antica che alcuni giovani impavidi cerchino di scalarlo. Per diversi anni Luca è stato considerato da tutti un “gatto”, infatti in un attimo raggiungeva la cima e lanciava ai bambini tutto il ben di dio che staccava dalla ruota posta sopra al palo.
L’energia e l’impegno profuso è tanto ed offerto con tutto il cuore, ma il numero delle persone attive diminuisce perché l’età avanza per tutti e non c’è ricambio. La burocrazia e gli impedimenti disperdono le energie e tolgono entusiasmo, spontaneità e serenità, ma si va avanti!
Dal tetto della chiesetta (sede AGAC) piove dentro da tempo, non si può lasciarla rovinare così e davanti alla scelta non più rinviabile, si decide, con il permesso del Comune, di accollarci l’impegno e la spesa del rifacimento del tetto che a settembre 2013 viene terminato.

Nel 2014 l’Associazione Gruppo Amici di Castellazzo, è stata insignita dall’Amministrazione Comunale della Civica Benemerenza S.Majolo, per aver contribuito a dare impulso e vivacità culturale nella frazione di Castellazzo, offrendo puntualmente un'appassionata opera di servizio a favore della Comunità stessa.

Impegno che cercheremo di portare avanti collaborando sempre con tutti, nel limite delle nostre possibilità.

Anno 2017, si decide di far sistemare, in proprio, facciate e gronde + tinteggiatura dell'esterno della chiesetta, dandole cosi nuova vita.